Associazione Tarantarci...Musica popolare, musica per l'anima ed il corpo...

venerdì 3 febbraio 2017

3/2/2017 ore 18: stage di tarantella Montemaranese cena e concerto-Villa Taticchi-Perugia

Celebriamo il carnevale con una vera e propria festa  in stile FOLK con la straordinaria partecipazione della scuola di musica e danza di Tarantella Montemaranese e le maschere e i ballerini di rappresentanza di tutti i carnevali dell' Irpinia, a Villa Taticchi, Ponte Pattoli,Perugia (Strada della Fratticiola 2). La serata sarà preceduta dallo stage di ballo di Tarantella Montemaranese: ore 18 ritrovo e registrazione partecipanti,  ore 18.30 inizio stage di ballo, a seguire la cena con piatti tipici dell'Irpinia e poi la festa danzante. Prezzi: cena e concerto € 25,00. Stage cena e concerto € 35,00. Solo ingresso allo stage € 20. Solo ingresso dopo le 22.30 con consumazione € 10. Per info e prenotazioni telefonare al 075694503.
Per lo stage info al 3476058431 (Luca). 
Villa Taticchi: Strada della Fratticiola 2, Ponte Pattoli di Perugia (subito dopo il Pattol Club).
 Menu:
Frittura di verdure
Sgonfietti
Pizza di scarole e olive
Arancini
Calzoncini con ricotta
Patate intere sotto la brace
Maccheronara al sugo
Minestra maritata
Polpette di carne al sugo
Strufolata di carnevale
Acqua e vino

 Per il dopo cena, gradito il costume di carnevale; sarà premiata la maschera più originale e in tema con la serata.
Sito internet della Scuola di Tarantelle di Montemarano 
Video la tarantella di Montemarano al Cip di Roma- 30 1 2016 
Origini:
La montemaranese è una tarantella processionaria che viene ballata durante il carnevale da tutti gli abitanti del paese, al seguito di piccole scatenate orchestre di clarinetti, flauti, fisarmoniche e tamburi a cornice, che percorrono ripetutamente il corso di Montemarano (Av), curiosamente a forma di Y. Il ritmo di questa danza nel corso della sfilata diviene sempre più sostenuto fino al delirio. Nel carnevale di Montemarano è possibile infatti notare espressioni di estasi collettiva, soprattutto quando il tempo del ballo sta per scadere e la sera segna la chiusura della grande festa.
In tale occasione diversi gruppi di danza si organizzano per sfilare in una sorta di competizione sancita, il sabato di carnevale, dal lancio di un guanto di sfida. Ogni gruppo è coordinato dal proprio caporabballo, il personaggio più rappresentativo di tutta la manifestazione, un pulcinella che con il suo caratteristico costume bianco e rosso, l'alto cappello, il bastone simbolo di autorità, dispensa ordini ai figuranti, fa spazio tra la folla, distribuisce confetti al pubblico. Alcuni gruppi sfilano con alla testa un carro allegorico.
L'origine pagana del carnevale montemaranese fu ripresa e divulgata nel XVII secolo dal poeta e scrittore napoletano, Giambattista Basile, che fu signore e governatore di Montemarano. Varie sono le teorie concernenti il manifestarsi della musica e del ballo legati alla festa. La più avvalorata vuole che un gruppo di Bulgari nel contesto dell'avvicendarsi delle tante dominazioni straniere (Goti, Visigoti, Longobardi, ecc.) abbia portato le prime note poi rielaborate dai Montemaranesi.
Il carnevale ha inizio con la ricorrenza di Sant'Antonio Abate, il 17 gennaio (a Santantuono maschere e suoni) ed ha termine la domenica successiva alle Ceneri, dopo un festeggiamento di tre giorni, con Carnevale morto, allorquando, avvenuto il commiato funebre-ironico da Carnevale e la lettura del suo grottesco testamento, ci si lancia in un'ultima danza sfrenata fino alla rottura, a tarda notte, della Pignata, dalla quale fuoriescono biscotti e dolciumi, che simbolicamente rappresentano un buon auspicio per la primavera che si approssima.


Nessun commento:

Posta un commento