Associazione Tarantarci...Musica popolare, musica per l'anima ed il corpo...

domenica 20 novembre 2016

20/11/2016: Tarantarci in solidarietà-Circolo Arci Balanzano-Pg

L'Associazione Tarantarci Perugia non poteva dire di no a questo evento per e con i nostri vicini di casa che hanno subito il terremoto. Per questo aderiamo di cuore a questa iniziativa di beneficenza e porteremo il calore del Sud Italia con i nostri tamburelli, chitarre, castagnette a chi ha bisogno ora più di tutti. Stringiamoci insieme e balliamo, perchè #unitinonsitrema
Note: inizieremo per le 15.30, possibilità di venire anche dopo pranzo. Ci informano che per pranzo ci sono ancora dei posti disponibili ma da sapere entro oggi 18/11. Info:
3486520223 (Mario) oppure 3283367012 (Valeria )
Pranzo: 15 euro Bambini sotto i 10 anni: 7 euro.


Circolo Arci Balanzano, Strada Tiberina sud c/o area verde di Balanzano, Pg. 



sabato 19 novembre 2016

19/11/2016: U Sonu a ballu-Stage di tarantella calabrese+cena+concerto-Perugia

Stage di tarantella calabrese, con Agata Scopelliti.

L'Associazione Tarantarci organizza lo stage con Agata Scopelliti.

Lo stage è composto da una parte principianti, per chi si avvicina per la prima volta a questa tarantella, e una parte avanzata, dedicata sia a chi ha già affrontato un suo stage sia chi vuole approfondire quello che ha già appreso.
La parte principianti e avanzata possono essere fatte lo stesso giorno.
Quando: 19 Novembre 2016
Orario: stage principianti 10-13 stage avanzato: 16-19.
Dove: la mattina al Circolo Arci Sant'Erminio (Via Eugubina,Perugia),pomeriggio  presso Villa Taticchi, luogo del concerto serale degli Skunchiuruti Band

Quote:
Stage solo mattina o pomeriggio:20 euro.
Stage intera giornata:30 euro.
Stage solo mattina o pomeriggio +cena e concerto: 30 euro.
Stage intero+cena e concerto: 40 euro .
Stage (mattina o pomeriggio)+ingresso dopo cena (con una consumazione): 25 euro.

Stage a numero chiuso (max 30 persone).

Info stages e pacchetti: 3476058431 (Luca)
Mail: tarantarci.perugia@gmail.com Fb: Tarantarci Perugia

Solo per cena e concerto: 075695403 (Villa Taticchi,Ponte Pattoli,Perugia) Fb: Villa Taticchi; il locale ha approntato anche pacchetti compresi di pernottamento.
Tutte le info sul sito http://www.villataticchi.it/
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/1106068386142589/

Iscrizioni stage entro il 17 novembre 2016, pagamento dell'intera quota in anticipo (in seguito alla preiscrizione vi verrà illustrata la modalità di pagamento).

Lo stage:

LABORATORIO DI DANZA - Sonu a ballu

*U sonu è il ballo della festa per eccellenza e si lega ancora ai momenti principali della vita individuale e collettiva: battesimi, matrimoni, ricorrenze religiose e lavorative. Il ballo si svolge dentro uno spazio circolare denominato rota, reso circolare dalla disposizioni degli astanti, in cui chi guarda e chi balla sono l’uno indispensabile all’altro. U sonu è un ballo strettamente di coppia ed è regolato dal mastru i ballu, figura di prestigio sociale che sceglie ed invita di volta in volta i singoli ballerini che poi formeranno la coppia. Una sola coppia per volta balla dentro la rota con tre combinazioni possibili: uomo-uomo, uomo-donna, donna-donna anche se si predilige, perché ritenuta più armoniosa la combinazione uomo-donna.

* Ettore Castagna, U sonu. La danza nella Calabria Greca, Squilibri


Lo stile insegnato è esclusivamente quello legato al Sonu a Ballu della Valle del Sant'Agata (8Km da RC). Questa area dell’Aspromonte meridionale è probabilmente l’ultima zona in Calabria dove si conserva una tradizione viva di musica e ballo che è riuscita a mantenersi fino ai giorni nostri grazie alla trasmissione diretta di padre in figlio.
Il laboratorio si articola in:
- Presentazione teorica e pratica della danza.
- Osservazioni sulla danza in Aspromonte, il contesto storico geografico, la danza legata ai momenti di vita individuale e collettiva.
- La rota.
- La figura del Mastru i ballu.
- Passi base e posture. Saranno integrati al laboratorio supporti audiovisivi sulla danza, la musica e gli strumenti


L'insegnante:
Agata Scopelliti nata e cresciuta a Cataforìo (RC) insegna danza tradizionale e promuove seminari e incontri sulla cultura musicale della valle del Sant’Agata. Collabora con l’Ass. Cult. Conservatorio Grecanico fin dalle sue origini. Insegnante di U Stegg, negli anni ha partecipato a festival di musica e danza popolare sia in Italia che all’estero: Sud Sud Festival (MI), Radicazioni (Alessandria del Carretto CS), Ethnos Festival (NA), In CerchiO (Marsiglia), Zingarìa (Puglia), La Croisée des Cultures (Ginevra); Fiesta des Suds (Marsiglia) Balambules (Alzen-Toulouse), Istituto di Cultura Italiana a cura dell'ass. La Vita Belga (Bruxelles), Antitapas Night (Bruxelles), Caravan Rital (Parigi), Gran Bal Trad (Vialfrè); con il gruppo La Mescla: Les Suds à Arles (Arles), Incontrando il Sud (Istituto di Cultura Italiana a Marsiglia), Ostau dau País Marselhés (Marsiglia). Nel 2005 supporta e contribuisce alla nascita di Radici del Suono, rassegna e laboratori di musica e danze tradizionali del centro-sud Italia che darà i natali nel 2007 a Vacanze Romane Festival di Musica Popolare. Dal 2010 socia fondatrice dell' associazione culturale Nonsense. Dal 2011 collabora stabilmente con lo Spazio Trad di Torino. Insegnante di Sud in Ballo presso la Scuola Popolare delle Arti di Roma, associazione con la quale ha dato vita nel 2014 al Meeting delle danze Popolari.
DanzaMovimentoTerapeuta in formazione presso la Scuola di Arte Terapia diretta dal Dott. Vincenzo Bellia

Documentario sulla tarantella calabrese: https://www.youtube.com/watch?v=_ZFq5bWa7Lk


La cena: Menu tipico calabrese


Tagliere di salumi calabresi
Crostini con 'nduja
Crostini con neonata piccante e non
Maccaroni con broccoli e pepe rosso
Gricia con cipolla rossa di tropea pecorino e barbozzo
Frittura di polpette di melanzane e di verdure miste
Pipi e patati
Insalata di ceci e finocchio
Ghiaccia alle clementine di casa Gallo
Meringhine con panna
Acqua e vino compresi

 
Il Concerto: Gli Skunchiuruti:

Una banda proveniente dall'Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio; otto elementi con strumenti della tradizione popolare, chitarra battente, lira, organetto, zampogna, tamburello; un repertorio di "suonate a ballo", di canti tradizionali, passando per la canzone folk "da bancarella";una "Tubbiana" (cassa, tamburo e piatti) dai ritmi travolgenti che accompagna il tutto.
Otto "scunchiuruti" nel senso "catafuroto" del termine: di persona sconclusionata, che non riesce a trarre le dovute conclusioni; quindi una banda lontana dalle logiche da palcoscenico e nostalgici tentativi di riproposta. Nessun musicista ma otto "sonaturi" per assistere ad uno spettacolo e per la semplice voglia di far festa e di ballare.Nati e cresciuti a Cataforìo (RC) gli Skunchiuruti propongono un suono che è il risultato dell'incontro fra la tradizione più pura e le espressioni musicali più moderne.

Componenti:

Francesco Scopelliti - lira calabrese, voce, chitarra
Davide Ambrogio - chitarre, zampogna, voce
Marco Bruno - chitarra battente
Danilo Scopelliti - percussioni
Demetrio Bruno - grancassa, tamburi
Piero Crucitti - organetto due bassi, organetto otto bassi,
Giuseppe Sismo - chitarra, cimbali
Mario D'Amico - tamburello

Canale You Tube: https://www.youtube.com/channel/UCKWYMs6Wr3dpqVE0DstBHiA


Sponsor gastronomici del concerto: Terre Margaritelli (Torgiano-Pg), Conforti Olio(San Giorgio Albanese-Cs),Panificio di Cuti (Rogliano-Cs)


domenica 13 novembre 2016

13/11/2016: San Martino in festa con Tarantarci- Agriturismo Antico Molino-Piegaro (Pg)


Immagine di copertina

Dettagli
Benvenuto autunno e con esso tutte le sue sfumature!
Ci ritroveremo domenica 13 novembre dalle ore 12 in poi presso l' Agriturismo Antico Molino in località Ierna-Vignaie (Piegaro, Pg) per festeggiare insieme l'inizio dell'autunno, dall'amico Luca.
Avremo la legna per il fuoco, un posto al chiuso se dovesse essere brutto tempo, e staremo all'aperto in un meraviglioso prato inondati dal sole autunnale a ballare 'pizziche tarantelle e tammurriate...
Come ogni nostra festa, ognuno porti qualcosa da mangiare e da bere e gli strumenti. La festa si concluderà come di rito al tramonto, quindi non attardatevi a venire!!!
Vi aspettiamo!!!! Tarantarci Perugia
Come raggiungere l'agriturismo da Perugia:
Direzione Città della Pieve. Dopo la fine della strada a scorrimento veloce, a Tavernelle proseguire per 1,5km e sulla sinistra seguire l'indicazione Ierna-Vignaie. Dopo 200m sulla sinistra inizia una stradina bianca che porta all'Antico Molino.
Info: 3495330062 3476058431
Sito: http://www.anticomolinoumbria.it/

sabato 12 novembre 2016

12/11/2016: Festival delle ciaramelle per Amatrice- Perugia centro

#ciaramelleperamatrice
Perugia, 12 Novembre 2016

Dedicato ad Andrea e Filippo

Una giornata di eventi musicali per la ricostruzione di Amatrice
Ospiti suonatori e poeti amatriciani e uno straordinario cast di musicisti come Carlo Bava, Susanna Buffa, Nora Tigges, Sonidumbra, Goffredo Degli Esposti, Raffaello Simeoni, Gabriele Russo, Massimo Giuntini, Giuseppe "Spedino" Moffa & Co.mpari, Alessandro D'Alessandro, Riccardo Tesi, Gabriele Mirabassi, Il Passagallo Musica Popolare
Il prossimo 12 novembre si svolgerà a Perugia il “Festival delle Ciaramelle per Amatrice”, rassegna che raccoglie numerosi eventi musicali che vedranno impegnati numerosi musicisti in vari luoghi della città. Coordinato dall’etnomusicologo amatriciano Giancarlo Palombini, ed organizzato dall’associazioneFOR.MU.S. e Blogfoolk, con il patrocinio del Comune di Perugia, l’Università degli Studi di Perugia e la collaborazione di soggetti del territorio, il festival nasce con lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione di Amatrice. Tutte le iniziative sono a ingresso libero con offerta.
La manifestazione è legata al “Festival delle Ciaramelle”, la cui prima edizione si è svolta ad Amatrice dal 5 al 7 agosto scorso. Nella sua conformazione originale, il Festival è un progetto articolato e calibrato sull’idea di convogliare ad Amatrice una serie di riflessioni sulle musiche popolari locali, le ciaramelle, l’ottava rima, il saltarello, ma anche il contesto sociale, paesaggistico e ambientale. In questo senso gli interventi sono stati numerosi e nei tre giorni di festival si sono alternati studiosi, musicisti, suonatori locali e non, oltre che alcune associazioni che si occupano della tutela e valorizzazione della storia culturale e del paesaggio circostante (CAI). Il progetto poggiava su una programmazione orientata non solo alla performance di piazza ma piuttosto allo studio, alla conoscenza, all’elaborazione anche collettiva delle informazioni che inquadrano (sia localmente che non) le diverse forme di espressioni popolari.
Nella zona dell’Alta Sabina, comprendente la conca amatriciana e le alte valli del Tronto e del Velino, è presente e ancora in uso uno strumento musicale bicalamo con otre che non ha riscontri nel panorama delle zampogne italiane, costituendo di fatto un unicum: le ciaramelle. Secondo Roberto Leydi questo strumento può essere considerato “l’erede della zampogna latina, a sua volta derivazione delle tibiae, o aulos frigio”. Accanto alle ciaramelle sono vive nella zona la tradizione dell’improvvisazione poetica in ottava rima o canto a braccio, del canto a ciaramelle e del saltarello amatriciano. Su queste tradizioni, e soprattutto sulle ciaramelle, gli studi etnomusicologici hanno preso avvio alla fine degli anni 70’. Nel 1984 è stato pubblicato sulla rivista della Società italiana di etnomusicologia “Culture musicali” il primo studio scientifico dal titolo “Sulle ciaramelle dell’Alta Sabina”, nel quale Piero G. Arcangeli e Giancarlo Palombini approfondivano l’indagine musicologica sul repertorio dello strumento. Nel 2014 i due autori, insieme a Mauro Pianesi, terminano il loro lavoro trentennale sulle ricerche etnomusicologiche in questo territorio, pubblicando il volume con Cd “La sposa lamentava e l’Amatrice… Poesia e musica della tradizione alto-sabina” (editore Morlacchi, Perugia).
Dopo l’evento sismico che ha colpito la città, riteniamo quanto mai urgente far conoscere la cultura amatriciana di tradizione orale, perché siamo convinti che, per far risorgere Amatrice, è fondamentale mantenere viva la sua cultura.
L’evento di Perugia mira a raccogliere i fondi per la ricostruzione del Centro Culturale San Giuseppe di Amatrice, dove si sono svolti, tra l’altro, alcuni dei concerti del Festival di agosto, ma vuole anche sottolineare la ricchezza culturale dell’area, ponendo l’attenzione sulle musiche e, in generale, sulle forme espressive tradizionali. Espressioni che, per motivi diversi, hanno mantenuto alcune peculiarità che non possono essere trascurate, né sul piano scientifico, né su quello più inclusivo e auspicabilmente trasversale delle politiche culturali.
Il “Festival delle Ciaramelle per Amatrice” sarà inaugurato alle 10.30 all’aula magna dell’Università di Perugia con l’incontro-concerto dal titolo “Le tradizioni musicali e poetiche di Amatrice e dell’Alta Sabina”, a cura diPiero G. Arcangeli e Giancarlo Palombini. L’evento sarà introdotto dal Magnifico Rettore dell’Università prof.Franco Moriconi e vedrà la partecipazione del ciaramellaro Andrea Delle Monache, del tamburellista Franco Moriconi, dei poeti a braccio Paolo Santini e Pietro De Acutis, della cantante Susanna Buffa, che proporranno esempi musicali dal vivo.
Alle 16.00, nel Complesso monumentale di San Pietro, i poeti a braccio e i ciaramellari apriranno “Manufatto in situ 10: Laboratorio-residenza per una cartografia artistica”, in programma tra le iniziative di “Umbria Libri”, la rassegna letteraria organizzata dalla Regione Umbria.
Gli eventi del pomeriggio continueranno nei luoghi più centrali della città, come Corso Vannucci, dove alle 16.30 inizierà la performance della Percussion Street Band #assaltoritmico, diretta da Stefano Baroni e Gianni Maestrucci, e si terrà la roda di Capoeira del gruppo Coquinho Baiano. A Piazza IV Novembre, ci sarà, alle ore 17, l’evento “Il saltarello incontra la pizzica”. In questo caso si tratta di una serie di performance a cura dell’associazione culturale “Tarantarci” e di Alessandro Calabrese, con suonatori di ciaramelle amatriciane, organettisti, tamburellasti e ballerini di saltarello di Amatrice e di pizzica.
Dalle 17.30, all’Auditorium di Santa Cecilia, si esibiranno tre gruppi corali: “Nota so e le Unisone” (dir. M° Marta Alunni Pini), “Calicante" (dir. M° Barbara Valentino) e “Colle del Sole” (dir. M° Paolo Ciacci) e, a seguire, il quartetto composto da Carlo Bava (ciaramelle), Ilario Garbani Marcantini (zampogna), Andrea Passoni (corno delle Alpi) e Maria Cristina Pasquali (narrazione), con lo spettacolo “Confini, conflitti e confetti”. Nello stesso Auditorium, sin dalla mattina, sarà presente la mostra "I nostri cuori non sono di pietra"-reportage fotografico di quel 24/08/2016 ad Amatrice, allestita da Emanuele Filograna ed Emanuela Marotta.


Il concerto finale si svolgerà, a partire dalle 20.30, alla Sala dei Notari. Sarà aperto dai suonatori e poeti amatriciani e vedrà la partecipazione di artisti di spicco del panorama musicale nazionale e internazionale. Nell’ordine si esibiranno Susanna Buffa e Nora Tigges, l’ensemble Sonidumbra (Gruppo per lo studio, la ricerca, la riproposta della musica di tradizione umbra), il trio composto da Goffredo Degli Esposti, Raffaello Simeoni e Gabriele Russo (con Massimo Giuntini), il trio Giuseppe “Spedino” Moffa, Alessandro D’Alessandro e Massimo Giuntini, il duo Gabriele Mirabassi e Riccardo Tesi, e infine l’ensemble abruzzese Il Passagallo.
Dopo il concerto, è prevista una cena “Amatriciana solidale”, che si svolgerà alle 23.30 alla Sala “G. Miliocchi” in Corso Garibaldi 136, organizzata dalla Società operaia di mutuo soccorso fra gli artisti e gli artigiani di Perugia. Per quanti desiderano partecipare, è necessario prenotare al n. 3402831959.