Il 24 gennaio si svolgerà a Cascia la Rassegna delle Pasquarelle, un
evento ormai storico che festeggia quest’anno la quarantesima edizione.
La formula è sempre la stessa, cioè l’alternanza di “pasquarellari” e
gruppi folkloristici del centro Italia su un palco allestito ad hoc e
per le vie del centro storico della città, ma l’affluenza di spettatori e
l’interesse generale di osservatori e studiosi crescono di anno in
anno. Per buona parte i gruppi provengono, oltre che da varie parti
dell’Umbria, dalle Marche, dal Lazio, dalla Toscana, dall’Abruzzo e si
esibiscono durante l’arco di un’intera giornata esclusivamente dedicata
alle musiche popolari. Come si può immaginare, la rassegna è una forma
di rappresentazione del repertorio popolare delle pasquarelle. Le quali
sono comunque ancora eseguite “in funzione” (cioè secondo la forma
tradizionale) in alcune aree dell’Appennino centrale e della Valnerina.
In particolare la tradizione delle pasquarelle è molto vivace a Cascia,
dove i canti sono generalmente eseguiti da gruppi di cantori
accompagnati dall’organetto la sera del cinque gennaio. Il gruppo è
composto da persone di tutte le età, le quali girano per il paese
cantando e chiedendo una questua.
Cos'è la Pasquarella: La Pasquarella in Umbria e' riconosciuta come
il più importante momento religioso d’inizio anno, la
Pasqua dell’Epifania, si celebra nelle campagne della
Valnerina con usanze che riflettono la richiesta di doni
attraverso canti di questua, noti come Pasquarelle in cui
gruppi di “ pasquarellari ” giovani ed adulti, nei giorni
precedenti la ricorrenza, organizzati con strumenti
tradizionali: organetto, fisarmonica, tamburelli, campanacci,
e caccavella passano di casa in casa e, con il canto, porgono
a tutti gli auguri di Buon Principio e il cesto per
raccogliere doni.
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