Domenica 4 luglio: Tradizione in...cammino-Pretola (Perugia)

Sabato 10 luglio: ore 16.45 Rocca del Leone (Castiglione del Lago-Pg)
Sabato 10 luglio ore 18: Rachele Andrioli feat. Rocco Nigro, Redi Hasa “Leuca"-Rieti
"IL PASSO UMILE E LIETO (II Edizione).
In cammino con San Francesco nella Valle Santa tra Musica, Poesia, Arte.

Un' occasione per guardare con occhi nuovi i 4 Santuari della valle, alcune Chiese monumentali e palazzi storici tra Rieti, Greccio, Poggio Bustone e Contigliano mentre si ascoltano concerti e letture di artisti di rilevanza nazionale.

- Comune di Rieti, Comune di Contigliano, Comune di Greccio
11-23 luglio-Umbria in Voce-Vari luoghi
La poesia e la capacità di improvvisare rime sul metro poetico tradizionale è un’arte che nei secoli è stata tramandata oralmente: gioco innato che tutti i gruppi e i bambini sperimentavano nella loro esperienza di comunità.
In particolare l'associazione Lottava Rima si avvale del repertorio raccolto in collaborazione con l'Associazione Cristalli nella Nebbia, riguardante i poeti in ottava rima minatori della Miniera a Zolfo di Cabernardi (Sassoferrato, Ancona) e le ricerche di Graziano Ligi, nell'ambito dei Poeti Contadini dell'Appennino Umbro-Marchigiano dell'area Ca.Cu.Stre. (Monte Catria, Monte Cucco e Monte Strega).
La Seconda Parte (1h) partecipanti al laboratorio vengono poi invitati a partecipare a giochi di gruppo, propedeutici per l'improvvisazione poetica e tramite essi a ragionare secondo la concatenazione di rime e a pensare in rima.
In particolare sono proposti tre giochi il gioco della rima incrociata e il gioco della terzina e poi l'improvvisazione su tema con parole obbligate.
La terza parte (30 min) vengono introdotti altri canti monodici o corali utilizzati nei secoli per musicare le ottave e invitati i partecipanti a leggere e cantare l'opera secondo una secondo canto monodico.
In particolare si fa riferimento alla tradizione e i testi teatrali carnascialeschi e pantomimici del Bruscello Casentinese, sempre in Ottava Rima.
Per iscriversi al laboratorio o ricevere informazioni di qualsiasi tipo sul programma potete scrivere a umbriainvoce@gmail.com oppure contattare direttamente il 3297120219 (Michele)
Tutto programma qui: https://umbriainvoce.it/
Il programma in sintesi con gli appuntamenti più importanti
10:00 – 13:00
Estinte voci. Lezioni individuali di canto e ricerca vocale con Sara Marini. Biblioteca Comunale Sperelliana
MERCOLEDI’ 21-Villa Filippetti San Martino in Colle (Gubbio)
10 – 19
Frantumazione. Workshop rivolto a persone
interessate alla scrittura poetica e della canzone, alla recitazione, al
canto, alla lettura ad alta voce. Una giornata intensa che si
concluderà con una restituzione di fronte al pubblico. Con Carla Gariazzo e Claudia Fofi e con la partecipazione di Gregorio Paffi. Villa Filippetti San Martino in Colle (Gubbio)
GIOVEDI’ 22-Villa Filippetti San Martino in Colle Gubbio
10:00 – 13:00
Tra cielo e Terra. Laboratorio corale di polifonia sui canti di tradizione orale italiana con Gabriella Aiello. Villa Filippetti San Martino in Colle Gubbio
Mercoledì 14 luglio ore 20: Davide Ambrogio "Evocazioni ed Invocazioni"
(Evento Tarantarci)
Giovedì 15 luglio 2021 ore 19: "Leggermente a Sud"-Paride Zita (Chitarre,Voce,Tamburello), Raffaella Rufo (Organetto,Voce)- Acqua dolce lounge Bar (Via dell'Università 13,Monte del Lago-Lago Trasimeno-Perugia)
Ed è allora che il cerchio diventa un Rituale Magico e ci conduce a TRASIRE DINT’ ‘O CERCHIO.

Ecco il link del video "L'Ammore e 'o ffuoco"
Massimiliano Felice – organetto e chitarra
Davide Roberto – percussioni e canto
Massimiliano Buldrini – chitarra
Posarlo sulla terra, stretto fra le montagne e il mare.
Modellare i suoni della sua lingua, inventare usi e costumi.
E poi raccontarne storia, leggende, personaggi, memorie con musica e parole.
Questa è Zenìa.
Brevi testi recitati aprono spiragli su questo luogo fantastico, eppure non lontano, introducendo i brani “tradizionali” di Zenìa cantati nella lingua originale (immaginaria). Da questo spettacolo visionario è tratto il libro-cd “Zenìa – suoni e storie di un paese immaginario” (Nota, dicembre 2020).
Giovedì 22 luglio ore 22: Officina Popolare "Notte di tarantelle"-Osteria Favorita-Bastia Umbra (Pg)
Riparte la stagione live dell'Osteria Favorita, dopo la consueta cena che invitiamo a prenotare e degustare, il 22 luglio sarà la volta di Officina Popolare con un repertorio che spazia nel mondo delle tarantelle del Sud Italia.










Lucia Sollevanti:Flauto,voce.
Piero Bruno:Chitarre, voce.
Roberto Leonardi: Violino,bouzuki.
Luca Petrilli: Tamburi a cornice,voce.
Facebook:https://www.facebook.com/Officina-Popolare-1616553511995865
Giovedì 22 luglio ore 21.30: James Senese & Napoli Centrale-Trasmeno blues-Rocca del Leone (Castiglione del Lago-Pg)
Ore 21:30 - Rocca Medievale - ingresso € 15
Venerdì 23 luglio ore 21.15: Duo Silento-Arena Borgo Bello-ingresso da Via del Cortone (traversa di Corso Cavour, in fondo c'è l'arena all'aperto)Perugia.
(Evento Tarantarci)
Tarantelle e canti d'amore per il ritorno del Duo Silento in concerto, in occasione degli eventi di Borgo Bello a Perugia. Ingresso libero fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria al 3476058431(Luca),mandando preferibilmente un messaggio whatsapp con nome cognome dei partecipanti e numero di telefono. Posti a sedere:90.
Emanuele Filograna: Chitarre, voce,tamburello
Pierluigi Serrapede: Chitarre,voce,tamburello
Facebook:https://www.facebook.com/silento2
24 luglio ore 21.30: Officina Popolare- Deruta,piazza dei Consoli- Ingresso libero
Castiglione del Lago - ingresso € 15,00
ore 22.15 - BOMBINO & ADRIANO VITERBINI
Rivelazione nel recente Blues Lake Drops, Kora Hero (aka Alieu Saho) è un musicista del Gambia che suona la kora, strumento a corde africano dall’ampio respiro. Proveniente da una famiglia di musicisti, è stato educato, insieme ai fratelli, a considerare la musica non solo come mezzo espressivo ma anche come un prezioso strumento di dialogo e integrazione. Accompagnato dal chitarrista Issa Diarra, propone un sound che evoca le origini primordiali del Blues, incantando gli ascoltatori in un vortice di ipnotiche emozioni, con tutta la potenza dei suoni e dei colori della musica africana.
Alieu Saho: kora e voce; Issa Diarra: chitarra.
Ci sono corde che catturano per sound ed empatia e che hanno al tempo stesso la forza di legare emotivamente continenti differenti. Quelle delle chitarre di Bombino e Adriano Viterbini hanno anche un potere sciamanico, tellurico e ipnotico, capace di trasportare l’ascoltatore tra la polvere del deserto, in un tempo fuori dal tempo. Il prodigio partito dal Niger per conquistare il mondo, fino ad essere incoronato dalla critica come il “Jimi Hendrix del deserto”, e il bluesman alternativo romano danno vita a uno spettacolo mozzafiato, in cui il repertorio del primo è potenziato dal contributo del secondo attraverso una selezione di brani originali arrangiati in forma inedita. Il suono è caldo, sabbioso e sensuale, il pubblico è avvolto in un’atmosfera magica e conturbante.
Martedì 27 luglio 2021 - ore 21,00 Vinicio Capossela • Bestiale Comedìa
"Moon in June"-Rocca del Leone - Castiglione del lago (PG)


aiutami da lei, famoso saggio,
ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi
Quest’anno che ricorre il settecentesimo della morte di Dante Alighieri, è dunque parso naturale che Vinicio Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, abbia pensato un progetto che dal confronto con la Divina commedia tragga punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio.
Se quello di Dante è infatti un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa, vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato. Conformemente ad una visione profetica, nel poema sacro la retta via era ordinata lungo un’ascesa che dalla disperazione infernale - attraverso la speranza purgatoriale - giungeva alla beatitudine paradisiaca; ma oggi che l’umanità vive in eterno essilionel Tempo, disorientata in un unico regno terreno che consuma peccato, attesa e grazia, il viandante moderno non può che essere un errante del caosso, un navigante sanza vela e sanza governo e orientamento di stelle: un disperso nella selva selvaggia e aspra del proprio labirinto interiore, al centro del quale non può che giungere a rispecchiarsi nel terribile Minotauro.
In questa discesa nella matta bestialitade consiste allora l’alto passo verso la canoscenza, il primo di una lunga serie tra creature mostruose e bestie ferine, eroi smarriti e beati nella grazia, prima di tornare a rimirar le stelle. Un cammino periglioso, dunque, che acceso dall’Amore ha bisogno del soccorso della Poesia e di qualche guida sicura, che in questa impresa saranno due musicisti d’eccezione, una compagna picciola votata ai folli voli, il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo, che come Virgilio e Beatrice affiancheranno il cantautore-viator e gli conferiranno il coraggio necessario a confrontarsi con sé stesso oltre che con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale.
L’aldilà dantesco è il perfetto teatro delle passioni umane, l’adempimento di un’umanità persa dall’incontinenza, dalla violenza e la malizia, la scena di un’umanità lacerata dalle tre faville di superbia, invidia e avarizia che Dante colloca proprio all’inizio del poema sotto forma di tre fiere che impediscono il cammino della conoscenza. L’ultima di queste, la più spaventosa, è la lupa, la cupidigia che deturpa il mondo e si accoppia con infiniti mali. Che non si lascia attraversare la strada da nessuno, ma tutti li uccide con la sua insaziabilità.
All’inizio dell’era moderna Dante profeticamente indica uno dei mali del presente, e allo stesso tempo suggerisce con la sua poesia che per coglierne la tremenda realtà, è necessario lasciare il reale ed entrare nel vero dell’immaginazione, passare per la poesia per redimere il reale e intravedere la grazia.
“Affacciarsi a Dante è affacciarsi al pozzo della natura umana. A partire dalla forma a imbuto della cosmogonia della Comedìa, l’attrazione è sempre stata presente.
Ho iniziato ad appassionarmi a Dante per mito interposto. L’eroe della mia giovinezza è stato il dannato, il bohémien, il distillatore di bellezza Amedeo Modigliani. Modigliani sgranava come un rosario ebbro i versi di Dante a memoria, mentre dipingeva i suoi volti dagli occhi vuoti. E così provai a mandarli a memoria anche io scoprendo la più sublime forma di preghiera umanistica. Una esperienza di spiritualità, che nella ripetizione conduce a una specie di trance.
L’attrazione per l’umano, per i suoi miti, per il sublime, per l’inferno, per il peccato e per la virtù, per tutto ciò che desta maraviglia è quello che da quindici anni conduce il mio cammino in musica e parole. Non c’è cosa che Dante non comprenda già.
Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, una visione del mondo non specialistica, ma enciclopedica, il cui soggetto è la natura tutta a partire dalla natura umana sono tra le cose dantesche che più mi attraggono. Galeotti per me sono stati molti libri, ma Dante soltanto li comprende tutti.”
Tutte le info su https://centrostudiadolfobroegg.it/
31 luglio: Ludovico Einaudi- Suoni Controvento-Serrasanta di Gualdo Tadino (Pg)
Biglietti:https://www.ticketone.it/event/ludovico-einaudi-summer-tour-serrasanta-13812767/
Tutte le info su come arrivare e dove parcheggiare:
Info in sintesi:
Parcheggio Valsorda
Il parcheggio è in prossimità dei sentieri che portano a Serrasanta.
Una volta parcheggiato si cammina lungo il sentieri direzione Serrasanta.
Apertura area parcheggio ore 9:30
Dislivello 400 metri, lunghezza circa 4 Km, tempo di percorrenza un’ora e 20 minuti circa.
17-30 luglio 2021: Festival delle Musiche 2021-Toscana (vari luoghi)
Tutte le info qui: https://www.festivaldellemusiche.it/category/festival-delle-musiche-2021/
In sintesi:
GINEVRA DI MARCO e FRANCESCO MAGNELLI
Ore 21:15
GINEVRA DI MARCO e FRANCESCO MAGNELLI si raccontano
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria del posto
Info Festival e prenotazioni
Officine della cultura
tel. 0575 27961 – 338 8431111
biglietteria@officinedellacultura.org
Prevendite
Officine della Cultura
tel. 0575 27961 – via Trasimeno 16, Arezzo
Circuito BoxOfficeToscana / TicketONE
DI CORTE IN CORTE
Ore 21:15
Presentazione Disco DI CORTE IN CORTE
Ensemble Anonima Frottolisti
Kateřina Gannudi arpa e voce
Luca Piccioni liuto e voce
Simone Marcelli claviciterium, organo portativo, voce
Emiliano Finucci voce, viola da braccio
Mauro Presazzi voce
Massimiliano Dragonidulcimelo e percussioni antiche
Alessio Nalli flauti, bombarda, ceccola
Luigi Germini trombone rinascimentale
Saverio Zacchei trombone rinascimentale
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria del posto
Info Festival e prenotazioni
Officine della cultura
tel. 0575 27961 – 338 8431111
biglietteria@officinedellacultura.org
Prevendite
Officine della Cultura
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Lo splendore e l’eredità culturale dell’Umanesimo, racchiude una
complessa rete di intuizioni e di “rivoluzioni”, – spesso regionali o
sviluppatesi in aree geograficamente e politicamente ben delimitate-,
della “cultura” e della sua rappresentazione nella società:
una teatralizzazione della realtà senza limiti, dove ogni gesto,
simbolo, comportamento, si trasformano in componenti attivi della
grandezza e della bellezza della “Corte” e dei suoi “attori” principali.
L’Umanesimo di Anonima Frottolisti, è quello musicale, artistico e
culturale, sorto dall’esperienza del mecenatismo sviluppatosi tra XV e
inizio XVI secolo, uno spaccato dell’estetica e delle esigenze di
rappresentatività dell’epoca, espresse dagli intellettuali e dagli
artisti, per i loro Signori e le loro corti più ampie: dagli Sforza agli
Este, Gonzaga, Dovara, Borgia, Aragona, Medici, Farnese, Malatesta, Da
Carrara, Montefeltro e della Rovere, etc. . Queste, formate appunto
da musicisti, pittori, scultori, danzatori, poeti e scrittori che
corrispondevano spesso alle cariche politiche di ambasciatori, esperti
militari, si distinguevano e “rincorrevano” nell’ideale della perfezione
rispetto alla classicità e alla ricerca del bello: la corte, quindi,
come spazio nel quale il “principe” o il signore agisce e dove egli è
circondato da artisti e collaboratori che ne accrescono l’entourage
nelle relazioni politiche, sociali, intellettuali ed estetiche.
Le testimonianze storiche, le cronache, gli scambi epistolari,
manoscritti e prime stampe musicali, documenti notarili, affreschi e
iconografie, raccontano un’epoca ricca di musica, erede del Medioevo e
delle sue innovazioni, traghettatrice culturale per l’epoca
rinascimentale: l’Umanesimo racconta a tutti i livelli un innovazione
nella forma e soprattutto nella funzione e fruizione della musica colta,
con lo sviluppo delle sue forme peculiari, corrispondenti alle stesse
forme poetiche e letterali in contemporaneamente in uso,- frottole,
barzellette, cacce, strambotti, odi, villotte, arie per le ottave
declamatorie-, termini e forme “nuove”, in campo musicale, che segnarono
la produzione di oltre un secolo.
La musica e la rappresentazione, da sempre unite da un connubio
perfetto, diventano ora forma essenziale di quelle espressioni che per
secoli hanno caratterizzato la produzione occidentale e in particolar
modo italiana: l’ideale dell’ “opera” e della Commedia dell’Arte, o, per
meglio dire, proto-opera e proto-commedia. Alcuni degli esempi di
questa fase storica, rimangono pietre miliari dello sviluppo di queste
arti, come La fabula di Orfeo di Angelo Poliziano, rappresentata a
Mantova nel 1480, la prima testimonianza di un opera volgare della quale
conosciamo testo, compositori e interpreti che collaborarono, spazio e
macchine teatrali – un opera prima dell’opera. Riguardo
la proto-commedia, occorre una breve riflessione, l’analisi delle fonti e
dei testi, dei nomi e delle azioni dei personaggi decritti nella
produzione musicale, velati, a prima vista, da una
complessa interpretazione. La tecnica tipica del Quattrocento, è quella
del raccontare, esclusivamente nel repertorio profano, immagini e
personaggi noti nella cultura trasversale, quella della società
che contemporaneamente ne riconosce forma e significato. La citazione
popolare è la chiave di lettura di molti brani di matrice frottolistica e
non solo. Per citazione popolare si intendano tutte quelle
caratteristiche testuali inserite nei componimenti a somiglianza, per
quanto estremamente colta, del mondo orale, della tradizione popolare
dell’epoca: testi complicati che in verità, con questa chiave di
lettura, raccontano di proto-maschere della commedia, personaggi
favolosi, cavalieri impossibili, amori irrisolti. Il teorico fiammingo
Tinctoris, attivo in Italia nella seconda metà del XV secolo, riassume
perfettamente la percezione della musica nella sua società: … Eleva la
mente terrena\ storna la cattiva volontà\allieta gli uomini\risana i
malati\llevia le fatiche\incita gli animi alla battaglia\attira
amore\accresce l’allegria del convito\Dà fama a chi la pratica\conduce
le anime alla beatitudine. Così a distanza di secoli Anonima Frottolisti
tenta un’istantanea dell’Umanesimo musicale di corte, dividendo il
percorso in cinque quadri: della Corte e del Potere, dell’Amore,
della Festa, Danzasi come ovvero della Danza, della Fede.
L’INVENZIONE DELLA FANTASIA
Ore 21:15
L’INVENZIONE DELLA FANTASIA
Musica per liuto dal Rinascimento italiano
Fabio Accurso liuto
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria del posto
Info Festival e prenotazioni
Officine della cultura
tel. 0575 27961 – 338 8431111
biglietteria@officinedellacultura.org
Prevendite
Officine della Cultura
tel. 0575 27961 – via Trasimeno 16, Arezzo
Circuito BoxOfficeToscana / TicketONE
Fabio Accurso è uno dei principali interpreti
internazionali del repertorio per liuto. Musicista estremamente colto,
collabora con alcuni dei migliori ensemble di musica antica in Italia e
all’estero.
Il concerto prevede una panoramica musicale sul repertorio per liuto, composto nel XVI secolo.